Porto a spasso la mia cagnolina
ormai mia fedele concubina
sui monti alle cinque di mattina
per far respirare la mia parte
Orologi vicoli e magiche pozioni
vecchie spiano da dietro ai portoni
tutti in fila indiana per la via
zoppicante e gobba dell’apatia
Paranoic village
Rospi a musicare le nottate
Grigie vanitose e sconsolate
tre ragazzi zombie vanno a spasso
sulle spalle due chitarre e un basso, e lento il passo
Dio mi chiedo spesso e con violenza
Se è stata una tua dimenticanza
Questo paranoico territorio
E noi continuiamo col calvario
Paranoic village
Noia e batticuore
Su te una maledizione?
Noia e batticuore
Verdi le montagne in lontananza
Le guardo e respiro una speranza
Forse un giorno io sarà diverso
E questo paese l’universo